
Il nome proprio della via è “Antiatina”, perché Antium è il centro da cui essa partiva.
La via era praticata nel I Sec. a.C. da Cicerone, come lui stesso dice nelle varie lettere ad Attico, per recarsi nei suoi possedimenti sulla costa, nella zona di Astura.
Il ponte è in opera quadrata e ha avuto due fasi edilizie, la costruzione del ponte è attribuibile al I Sec. a.C.. Il nome del ponte deriva dall’esistenza in epoca passata,, di un boschetto di lauri nelle immediate vicinanze.
La caratteristica del ponte è quella di non trovarsi ad angolo retto con la strada, ma ad angolo di 45°, dato l’andamento del fosso in quel punto, e che le fronti di esso non sono piane, poiché dalla metà dell’arco i blocchi cominciano a sporgere gradatamente, a destra dell’osservatore, fino a raggiungere nella spalla della costruzione un massimo di metri 30,30.
Sul ponte la via larga metri 5,80, conserva nel pavimento un enorme poligono di selce le cui diagonali sono di metri 2,17 e metri 1,96.